Introduzione
L’ascolto in generale
L’ascolto oggi
Test: siete buoni ascoltatori?
L’attenzione
Scegliere
Un po’ di fisiologia
Lo sguardo
Silenzio e ascolto interiore
I blocchi psicologici
L’accettazione
Tipi di ascolto nelle relazioni
L’ascolto passivo
L’ascolto debole
L’ascolto aggressivo
L’ascolto semi-attivo
L’ascolto attivo
L’ascolto empatico
La sintonia
L’ascolto tecnico
Esercizi finali
PASSI SCELTI
L’atteggiamento ideale per il migliore degli ascolti è lo spirito di accettazione. Lo spirito di accettazione consiste in quell’equilibrio, in quella saggezza interiore che mi fa riconoscere l’altro come un mio pari. Pari e con il diritto di essere diverso da me e di esprimere i suoi sentimenti, le sue idee, il suo modo di essere, come vuole e come sa fare. Accettare significa bandire qualunque tendenza a classificare, valutare, giudicare e colpevolizzare.
Lo spirito di accettazione favorisce la crescita e lo sviluppo di una mentalità veramente aperta, in grado di impegnarsi in relazioni più ricche e quindi più soddisfacenti. Siamo agli antipodi degli atteggiamenti rigidi, tinti di fanatismo, di chi non ha dubbi, di chi possiede la verità e vive nella rigidità delle proprie certezze: l’egocentrico. Come dice il nome, l’egocentrico vive ripiegato su se stesso, assolutizza arbitrariamente la propria esperienza, non discute basandosi sui fatti, ma sempre attraverso generalizzazioni, ricorrendo molto spesso a luoghi comuni.
Una persona chiusa e che sa già tutto in anticipo, sa ascoltare? Anche quando rimane in silenzio, si percepisce che ha già valutato, già classificato, già stabilito e ha già emesso la sentenza. Lo si nota dallo sguardo, testimone spesso di uno scarso interesse, che non si cura nemmeno di mettere a fuoco l’interlocutore, che etichetta le persone e quello che hanno da dire molto prima che abbiano finito di parlare. È un modo cinico e svilente di prestare ascolto. Lo ritroveremo tra breve, quando parleremo dell’ascolto ipercritico e dell’ascolto passivo. L’arte dell’ascolto si fonda invece su un atteggiamento curioso, possibilista, che prende (almeno un po’) in considerazione le cose. Un atteggiamento che non si chiude a riccio di fronte al nuovo, all’inatteso, e che attende di raccogliere abbastanza elementi prima di decidere.
È l’ascolto della persona libera, della persona forte, che non ha bisogno di rifugiarsi nella sicurezza, o meglio nella pseudosicurezza di schemi preconfezionati, rigide chiavi universali per interpretare qualunque fenomeno. Naturalmente, anche una persona libera ha convinzioni, opinioni e preferenze. Sa fare delle scelte, le fa, ma sa anche modificarle quando si rivelano inadeguate, o quando sono superate rispetto alla situazione. È un atteggiamento indice di intelligenza e di forza. E di libertà.
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